La leggenda di Tèocle e la Madonna di San Luca

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La leggenda di Tèocle e la Madonna di San Luca

Sulla prima collina bolognese si erge, solitario e silenzioso, il santuario della Madonna di San Luca, meta di millenari pellegrinaggi lungo l’antico porticato che sembra un serpentone, mentre sale e si incurva nei suoi 666 archi, fino a giungere alla basilica, in cima al Monte della Guardia (289 metri ).

La leggenda che narra dell’immagine bizantina raffigurante la Vergine Maria mentre tiene in braccio Gesù Bambino, è molto amata dai bolognesi, i quali ogni anno, nel mese di maggio, celebrano l’antichissima tradizione – risalente al 1433 – di far scendere l’icona della Madonna fino alla cattedrale della città, per omaggiarla del miracolo compiuto proprio in quell’anno, quando piogge torrenziali ed incessanti flagellarono i campi minacciando di distruggere i prodotti per il sostentamento di  tutta la popolazione. Appena l’immagine sacra fu presso Porta Saragozza, la pioggia cessò e da allora la tradizione vuole che tutti gli anni, si ripeta l’evento di recare in città l’effigie della Vergine.

La leggenda di Tèocle e la Madonna di  San LucaMa se i bolognesi conoscono bene questa tradizione, non è altrettanto nota la leggenda del pellegrino Tèocle, legata al dipinto bizantino di  Maria.

Si narra, infatti, che l’icona (‘odighitria’, secondo i canoni iconografici bizantini, con la tipica immagine a mezzo busto e il bimbo in braccio) fosse stata realizzata nientemeno che dall’evangelista Luca e nel 1150, a Costantinopoli, il greco Teocle Kmynia, entrando nella Basilica di Santa Sofia, scorse il piccolo, bellissimo dipinto, che sotto riportava la scritta “Questa tavola, dipinta da San Luca è da portare nella sua chiesa sul monte della Guardia“. Così Tèocle, intuendo di aver ricevuto la missione di recare a destinazione la sacra immagine, iniziò il suo lungo e faticoso cammino di ricerca pensando di andare dall’Oriente fino a Roma dopo aver percorso invano, a piedi, moltissimi paesi alla ricerca del misterioso Monte della Guardia. E proprio mentre si trovava nella capitale del mondo antico, per caso fu notato – guarda un po’ – dall’Ambasciatore di Bologna il quale, osservandolo da una finestra e incuriosito dalla tenacia del pellegrino, gli indicò che il colle della Guardia si trovava proprio nella sua città e non in altri  luoghi, anzi  lassù nella cima del monte, una pia donna aveva fatto erigere una piccola chiesetta in onore di San Luca, autore dell’ icona. Subito Tèocle partì, ma stavolta a cavallo, accompagnato da un servo e non appena giunto a Bologna, fu ricevuto con tutti gli onori. Così la sacra immagine della Madonna venne portata sul colle della Guardia, l’8 maggio 1160 e collocata sull’altare dell’umile chiesetta che da quell’epoca in poi, fu ricostruita ed ingrandita in varie occasioni, fino all’ultima versione, quella attuale, ideata dall’importante architetto Francesco Dotti, nel  XVIII secolo.

Articolo a cura di Anna Rita Delucca

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