5 posti da conoscere sulla via Emilia, da Bologna verso sud

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5 posti da conoscere sulla via Emilia, da Bologna verso sud

Partendo da Bologna verso sud, la Via Emilia offre tanti luoghi da visitare, da città d’arte a borghi antichi, da siti naturalistici a tappe di gusto. Noi vi raccontiamo di 5 soste da fare assolutamente su questo percorso

La Via Emilia, conosciuta oggi anche come SS 9, fu costruita 2000 anni fa dal console romano Marco Emilio Lepido (187 a.C.) e i suoi circa 260 chilometri attraversano l’Emilia Romagna da Rimini a Piacenza. Un percorso lungo e importante non solo dal punto di vista urbanistico, trattandosi di un itinerario culturale, economico ed enogastronomico le cui tappe sono un inesauribile spunto di scorci turistici. Basti pensare si attraversano ben 10 città d’arte, oltre a tanti borghi e castelli suggestivi.

Qui vogliamo raccontarvi di 5 posti da conoscere sulla via Emilia, da Bologna verso sud.

Grotta del Farneto: il mistero della natura

Uscendo da Porta Maggiore, imboccando la Via Emilia fino a San Lazzaro di Savena, con una piccola deviazione verso sud si raggiunge la Grotta del Farneto, il più grande complessso in gesso dell’Europa.

Siamo nel cuore del Parco dei Gessi e Calanchi dell’Abbadessa e la grotta ha restituito agli speleologi (uno di questi è il bolognese Luigi Fantini) antichi oggetti e alcune sepolture risalenti all’Età del Rame, oggi custodite nel Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena, nel Museo Archeologico di Bologna e nel Museo Archeologico Paleoambientale di Budrio.

5 posti da conoscere sulla via Emilia, da Bologna verso sud

Grotta del farneto, vicino San Lazzaro di Savena (BO).

Grotta del Farneto
Via Jussi, 171 – San Lazzaro di Savena (BO)
Per informazioni e visite guidate: Grotta_del_Farneto

Grotta della Spippola: un’avventura anche per bambini

Rimanendo all’interno del Parco dei Gessi, c’è anche la Grotta della Spipola, una delle più lunghe del mondo tra le aree gessose.

La grotta fu scoperta dallo speleologo Luigi Fantini nel 1932 e oggi si può esplorare con visite guidate su un percorso di circa 500 metri che permettono di scoprire  le morfologie carsiche sotterranee del Parco dei Gessi e dei Calanchi dell’Abbadessa accedendo a saloni, cunicoli, colate alabastrine, canali di volta e concludendosi con una tappa alla dolina interna.

Grotta della Spipola
Via Benassi – San Lazzaro di Savena (BO)
Per informazioni e visite guidate: Grotta_della_Spipola

La città romana di Claterna

Ritorniamo sulla via Emilia, passando per Ozzano. Qui sorse la Claterna, un abitato romano fra l’età Repubblicana e quella Imperiale. Dai ritrovamenti, è stato ricostruito che in quest’area vissero prima popolazioni etrusche e poi celtiche che si dedicarono all’agricoltura, favoriti dalla possibilità di controllo di importanti vie di comunicazione.

Il museo che si trova a Ozzano è ricco di testimonianze archeologiche e si può visitare gratuitamente. Informazioni: www.museoclaterna.it

Castel San Pietro: storia e terme terapeutiche

Proseguiamo sulla via Emilia ma facciamo una tappa a Castel San Pietro Terme, un paese ricco di storia e testimonianze archeologiche, oltre che importante centro termale. Classificate dal Ministero della Sanità nei massimi livelli di qualificazione delle cure, le terme locali appartengono al grande bacino geologico che si estende per tutto l’Appennino Settentrionale e comprendono sorgenti sulfuree, ferruginose ed oligominerali.

Il bel centro storico di Castel San Pietro merita una passeggiata per ammirare la Torre dell’Orologio, con il Cassero della fine del 1100, e gli resti dell’antico Castello. Non può mancare una visita al Santuario del SS. Crocifisso risalente al ‘700; nel campanile c’è un carillon di 55 campane in grado di eseguire interi brani di musica sacra. Ricordiamo anche due magnifiche ville: Villa Guadagnini, in stile neoclassico, e Villa Legnani, di origine cinquecentesca.

Dozza, il borgo medievale celebre per i murales

Tra 5 posti da conoscere sulla via Emilia c’è sicuramente uno dei borghi più belli d’Italia, situato tra Bologna e Imola, e si raggiunge dalla via Emilia deviando a destra. Dopo 3 km si arriva a Dozza, un caratteristico borgo medievale nel cuore della zona vinicola dell’Albana, del Trebbiano e del Sangiovese.

Il paese è dominato dalla Rocca Sforzesca, costruita nel ‘200 e rimaneggiata nel ‘500 da Giorgio Fiorentino, che attualmente ospita la sede dell’Enoteca Regionale Emilia Romanga dove si possono dgustare o acquistare oltre 1000 etichette di vini regionali. L’interno è molto interessante anche per la presenza degli attrezzi di tortura e per il trabocchetto curiosamente situato davanti all’altare della cappella.

Degni di nota sono pure il Museo della Civiltà Contadina e il Museo Enologico custoditi nelle cantine e nelle segrete dell’antica Rocca. Altra caratteristica del paese sono i “murales” sulle abitazoni, disegnati da artisti noti e meno noti che ogni anno si ritrovano qui per la “Biennale del muro dipinto“.

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