In Appennino è crisi: senza neve perdite enormi per gli operatori

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In Appennino è crisi: senza neve perdite enormi per gli operatori

L’Appennino è senza neve e le strutture turistiche, che speravano, nella ripresa post-pandemia sono in ginocchio. Emilia-Romagna, Toscana e Abruzzo hanno chiesto aiuto al ministro del Turismo, Daniela Santanchè

Appennino in crisi per l’assenza di neve. La situazione sta assumendo contorni preoccupanti, con gli operatori in forte difficoltà e i turisti che annullano le prenotazioni per l’impossibilità di poter sciare.

Se un inverno mite come quello che stiamo vivendo per alcuni può essere piacevole, non va dimenticato che questo cambiamento climatico è molto dannoso per l’ecosistema, senza considerare le ricadute sull’economia e sul turismo con interi settori in ginocchio. Pensiamo ad alberghi, ristoranti e soprattutto a stazioni sciistiche che attendevano il post pandemia per riprendersi dalle perdite degli ultimi anni.

Appennino senza neve: Bonaccini chiede l’aiuto del Governo

In altri anni si è ricorsi alla neve artificiale ma in questo 2023 le temperature sono tanto alte, per la stagione, da non raggiungere lo zero termico neppure durante la notte.

L’Ansa ha diramato la notizia che la Regione Emilia-Romagna, insieme a Toscana e Abruzzo, si sono rivolti al Goverbo e chiesto un incontro urgente con il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

Si pensi che in Emilia-Romagna sono rimaste chiuse quasi tutte le piste da sci, provvedendo a far funzionare solo del Cimone, nel campo scuola dei bambini nell’Appennino modenese. Qui la neve è stata trasportata con un carro, prelevandola a un’altitudine superiore.

«Le Regioni non possono essere lasciate da sole – affermano il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo Andrea Corsini – Occorre un piano straordinario. I nostri operatori dell’Appennino bianco dopo le stagioni cancellate dal Covid, oggi sono alle prese con un altro momento nero che sta cancellando gran parte degli incassi dell’inverno con effetti che rischiano di essere irreversibili».

Ma quali interventi concreti si chiedono per fronteggiare la crisi dell’Appennino per mancanza di neve?

«Bisogna che il Governo intervenga in primo luogo con risorse fresche per compensare, almeno in parte, i danni prodotti da questa anomalia climatica – sottolineano – poi con provvedimenti per posticipare i mutui e con aiuti per la sostituzione dei vecchi impianti di innevamento con quelli di ultima generazione che permettono di mantenere la neve artificiale anche a temperature più elevate. Tutto questo per permettere agli operatori di resistere e di non essere costretti ad abbandonare le nostre montagne, di cui sono un presidio importante».

Intanto il Ministro Santanchè si è espressa via Twitter rassicurando di essere già al lavoro:

«Al più presto un tavolo di lavoro congiunto per definire un piano straordinario per l’Appennino senza neve. Il mio Gabinetto è già al lavoro sul tema».

Staremo a vedere come risponderà il Governo centrale, già gravato da moltissimi impegni e situazioni di crisi.

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Avatar Luciano Monteleone
Programmatore e web designer per lavoro, da sempre ho amato viaggiare ed esplorare culture e tradizioni di tutto il mondo. Ai tour organizzati preferisco la libertà di muovermi e di inseguire la mia curiosità; mi lascio attrarre dalle situazioni particolari, dalla gente, dai profumi della natura e del cibo. Viaggiare è vivere l’istinto del momento perché altrimenti che scoperta sarebbe?
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