La Bologna dei cantautori: le canzoni dedicate alla città

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La Bologna dei cantautori: le canzoni dedicate alla città

Lucio Dalla, Gianni Morandi, Francesco Guccini, Luca Carboni, Cesare Cremonini, Raffaella Carrà e tanti altri sono i cantautori di Bologna che dalla città hanno tratto ispirazione e celebrato un legame fortissimo

La Bologna dei cantautori! Il capoluogo felsineo non è solo una città ospitale e da visitare (scopri le sue bellezze) ma tra le sue peculiarità c’è anche un fortissimo legame con la migliore musica d’autore italiana, di cui è stata – ed è – un’autentica fucina di talenti.

Negli anni, Bologna è stata attraversata da alcuni dei migliori artisti nostrani e citata ben 577 volte nei testi dei nostri chansonnier secondo la classifica di Musixmatch e Holidu.

Cantautori di Bologna: un tour sul percorso delle note

I cantautori di Bologna ci conducono lungo un tour che attraversa i portici e le strade della città, in cui al posto della guida turistica ci sono brani che la descrivono nella sua bellezza senza tempo, in una contemporaneità a volte struggente e altre più godereccia. Percorriamo anche noi questo borgo medievale all’avanguardia, attraverso le parole dei poeti della canzone.

La Dark Bologna di Lucio Dalla

Cantautori di Bologna: 6 canzoni dedicate alla città

Murales in P.zza dei Celestini (Foto © BolognaBO).

Per chi non ha memoria della città, “Dark Bologna” è come un brano di Battiato: criptico eppur melodiosamente attraente. Per chi conosce la “finestra di Via Piella”, noi diciamo che quello raccontato dalla canzone non solo è un posto reale ma anche un luogo dell’anima, in cui rivivere emozioni ben conosciute.

«Bologna ogni strada è una buca…sai che mi sei mancata un casino, canta Lucio Dalla che a Bologna è nato e cresciuto e per il quale è sempre stata una musa.

L’amatissimo Lucio è volato davvero “sopra i tetti” del capoluogo emiliano, ha descritto le panchine di Piazza Grande (che in realtà è Piazza Cavour) e ha lasciato il suo segno tra le strade e gli scorci della città. Oggi non mancano tante testimonianze a lui dedicate, come l’affresco del profilo del cantautore con il sax e le rondini sul muro della sua casa in Piazza dei Celestini. Dalla appartiene a Bologna, e viceversa, in uno dei più romantici e suggestivi matrimoni musicali italiani.

“La grassa e l’umana”: la corporeità di Guccini

Se Dalla ha reso Bologna quasi eterea, il cantautore modenese ha umanizzato la città felsinea rendendola carnalmente vicina. «Bologna è una strana signora, volgare matrona» suona Guccini nel brano del 1981 che prende il nome proprio dalla città. Descritta come una “Parigi minore”, in questo testo dell’album Metropolis, la cittadina si fa “ombelico di tutto”, centro di amore e dolore che il poeta della musica ben delinea.

La sua visione bohémienne di Bologna, donna e amante, luogo di ritrovo per la sua formazione artistica e culturale, è in linea con il suo vissuto, tra l’Osteria dei poeti, dove si ritrovava con gli amici e via Paolo Fabbri 43, la sua casa cantata nell’omonimo brano. Guccini racconta una città metropoli-provinciale dove ogni giovane può formarsi e amare.

Cesare Cremonini: la spensieratezza dei colli bolognesi

A cantare la spensieratezza e la giovinezza leggera nella città universitaria d’eccellenza italiana ci hanno pensato i Lunapop con il loro brano del 1999 “50 Special”. Moderna e con un pizzico di vintage, la band è riuscita a raccontare la loro città natale nel corso degli anni a cavallo del 2000.

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Per Luca Carboni, “Bologna è una regola”

Anche per Luca Carboni, altro talentuoso cantautore felsineo, la città di Bologna è una presenza frequente nelle sue canzoni. In una addirittura l’ha inserita nel titolo: “Bologna è una regola“.

«È una canzone sulla magia e l’inquietudine della mia città. – ha spiegato Carboni – Magia che alla fine non si riesce mai a spiegare con la ragione o con le parole e rimane sempre un mistero che si intreccia con il destino di tanti ragazzi che qui ci nascono, ci vivono, diventano uomini e tanti altri che qui, invece, ci arrivano per l’università.» 

 

 

Andrea Mingardi, una ballata in dialetto bolognese

Ed è recente, del 2020, “Luntàn da Bologna” di Andrea Mingardi, un’altro dei musicisti e cantautori bolognesi più famosi. In questo caso, l’artista ha scelto di cantarla in dialetto bolognese rendendola una ballata di altri tempi che coinvolge e si fa capire al di là dell’idioma locale.

 

 

La “Bologna by night sotto i portici”

Infine, chiudiamo questo tour cantautoriale della città con una descrizione contemporanea di un bolognese d’adozione, Inoki alias di Fabiano Ballarin. Un artista che ha saputo raccontare la periferia contemporanea e descrivere una realtà fatta di “gente che non sa restare calma” e “traffico che non conosce stop” nel suo brano del 2005 “Bolo by night”, titolo anche dell’omonimo evento musicale organizzato dall’autore.

Il racconto di Inoki è molto diverso da quello dei cantautori storici, specchio di una città trasformata e forse – per alcuni – non più riconoscibile.

 

 

E ancora…Gianni Morandi, Raffaella Carrà, Cristina D’Avena

Si potrebbe continuare a lungo e ci verrebbero in mente tante canzoni e tanti artisti collegati a questa città. Non si possono omettere Gianni Morandi, l’eterno ragazzo di Monghidoro, e Dodi Battaglia, il chirattista dei Pooh. E ancora, va ricordato che anche Raffaella Carrà e Nilla Pizzi erano nate fra il centro e la provincia bolognese e proprio qui ancora vive la diva della musica per bambini, Cristina D’Avena, nonchè le ultime leve di successo come i Gem Boy e Lo Stato Sociale.

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