La rinascita delle Terme di Porretta: proposte all’avanguardia per la salute ma anche volano per il turismo

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La rinascita delle Terme di Porretta: proposte all’avanguardia per la salute ma anche volano per il turismo

Una delle fonti termali più antiche e rinomate d’Italia e d’Europa, viene rilanciata grazie ad un importante progetto di riqualificazione e ristrutturazione frutto dell’intesa tra Inail e Gruppo Monti Salute Più. Sarà l’unica struttura nazionale convenzionata con Inail e SSN

Situate in una delle aree più belle dell’Appennino bolognese, le Terme di Porretta sono tra le fonti termali più antiche e apprezzate in Italia e all’estero. Conosciute ed utilizzate già dai Romani, videro accrescere la propria fama nel Medioevo e nel Rinascimento diventando meta di principi e sovrani.

Le loro dodici sorgenti (8 sulfuree e 4 salsobromoiodiche) contengono i due gruppi più importanti di acque termo-minerali ossia acque sulfuree e salso-bromo-iodiche con differenti caratteristiche per molteplici funzioni terapeutiche.

Rilancio delle Terme di Porretta: un nuovo corso

Oggi le Terme di Porretta si apprestano a rivivere una nuova, importante, fase della loro storia che punta a valorizzare l’enorme patrimonio terapeutico e diventare un vero e proprio centro di benessere con inevitabili ricadute positive per l’intero territorio, sotto il profilo del turismo e dell’economia in generale.

Una conferenza stampa che si è tenuta a Bologna ha illustrato il progetto di riqualificazione e ristrutturazione. Esso si basa su un accordo, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, tra Inail (che ha acquisito la struttura delle “terme basse”) e il Gruppo Monti Salute Più (già proprietario del circuito delle 5 Terme di Bologna e che ha acquistato anche Tema srl, titolare delle concessioni per lo sfruttamento delle acque termali e gestione della struttura termale e poliambulatoriale).

Riaprono le Terme di Porretta: ecco tutte le novità
La conferenza stampa di presentazione del progetto (Foto © Enzo Radunanza).

Quello di Porretta, sarà l’unico centro termale nazionale di riabilitazione e cura convenzionato con INAIL che sosterrà i costi di viaggio e di soggiorno mentre il Servizio Sanitario Nazionale si accollerà l’onere delle varie terapie.

«Porretta rinasce con le Terme. – ha dichiarato Giuseppe Nanni, Sindaco di Alto Reno Terme – Insieme ad essa, rinasce l’intero hinterland del Comune di Alto Reno ma anche la montagna e la città metropolitana. Il bilancio di previsione che abbiamo appena approvato, prevede l’impegno a garantire tutte le strutture e le condizioni necessarie per accompagnare questo rilancio».

A rimarcare l’importanza che le nuove terme rivestiranno per l’economia del territorio, è intervenuto anche Mattia Santori (Consigliere comunale a Bologna). Tra le altre cose, ha comunicato la rilevanza di potenziare il sistema di trasporti per raggiungere Porretta, con l’aggiunta almeno di un paio di treni veloci, impegno su cui si lavorerà seriamente, ha promesso.

Le novità della nuova struttura termale a Porretta

Il 2 aprile sono state riaperte al pubblico le Terme basse con l’attivazione di servizi d’avanguardia basati sullle 14 tipologie di acque sulfuree e salsobromoiodiche del complesso. Entro l’estate, invece, verrà riqualificato anche il parco termale con la creazione di una piscina termale scoperta e il recupero delle Naiadi. Una delle cupole, in particolare, diventerà una spa termale, in sinergia con la parte clinica delle terme.

È prevista anche l’inaugurazione della via termale Porretta – Villaggio della Salute Più, un percorso ciclopedonale con 15 diramazioni verso luoghi di particolare interesse naturalistico, storico e culturale attraversando Val Sillaro, Vidiciatico, Lizzano, Corno alle scale. Un punto di partenza per il turismo green, che permetterà di valorizzare il territorio coinvolgendo le numerose realtà e aziende del luogo.

«Un progetto che fa bene al nostro Appennino – affermano Corsini (assessore regionale al Turismo e Infrastrutture) e Donini (assessore regionale alle Politiche per la Salute) – e non solo per il rilancio di un complesso termale storico tra i più rinomati fin dal secolo scorso per la qualità delle acque e che vanta un patrimonio architettonico liberty da troppo tempo trascurato e abbandonato. Il rilancio delle terme di Porretta significa anche rafforzare l’offerta sanitaria della montagna, oltre ad essere un’importante occasione di sviluppo turistico per il territorio».    

L’assessore Corsini ha anche sottolineato che investimenti infrastrutturali su ferro e su strada consentiranno di raggiungere in più modi e prima possibile le località dell’Appennino. Gli investimenti riguardano in particolare il nodo di Casalecchio, i lavori della variante della strada statale 64, e il raddoppio selettivo della linea ferroviaria porrettana.

12 sorgenti termali per il benessere

Il Prof. Antonio Monti, direttore scientifico del Gruppo Monti Salute Più, ha spiegato come le 12 sorgenti termali abbiano diverse gradazioni biochimiche da cui scaturiscono precise applicazioni cliniche. 

«Questa operazione – aggiunge Monti – è una scommessa straordinaria per il Gruppo Monti Salute Più. Dopo 50 anni di storia ci cimentiamo con orgoglio nel progetto di rilancio e valorizzazione delle Terme di Porretta; terme che vantano una storia straordinaria, che intendiamo recuperare, rilanciando ed innovando le proposte sanitarie, termali e turistiche, con l’obiettivo di promuovere l’Appennino Tosco-Emiliano, in stretto rapporto con il Villaggio della Salute Più».

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Giornalista e addetto stampa, scrivo di enogastronomia, viaggi e cultura. Inoltre sono copywriter, consulente SEO e digital media marketer per varie realtà.
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