Settembre Fuori Porta: 12 itinerari

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Settembre Fuori Porta: 12 itinerari

12 itinerari guidati gratuiti alla scoperta dell’Appennino e della pianura tra arte, natura, bike e shopping, in partenza il prossimo 3 settembre.

Un’offerta turistica qualificata pensata per valorizzare il territorio metropolitano, incrementandone il livello di attrattività, e sostenere lo sviluppo delle reti commerciali, ricettive e di servizio della montagna e della pianura bolognesi.

L’iniziativa “Settembre Fuori Porta”

E’ questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del progetto “SETTEMBRE FUORI PORTA”, realizzato da Confcommercio Ascom Bologna in collaborazione con Confguide Confcommercio Ascom Bologna, Bologna Welcome, Fattoria Zivieri, E-xplora e con il contributo di BCC Felsinea Credito Cooperativo Italiano.

L’iniziativa, giunta alla terza edizione, si presenta in una veste rinnovata: alla consueta offerta di visite nei centri storici dei paesi dell’area metropolitana, infatti, si affianca quest’anno un ampio carnet di passeggiate naturalistiche ed escursioni in bicicletta.

Dodici, dunque, gli itinerari guidati gratuiti della durata di un’ora circa in altrettanti paesi dell’Appennino e della pianura che, a partire dal prossimo 3 settembre, tutti i sabato del mese, consentiranno di andare alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze tra arte, natura, bike e shopping.

Un insieme di percorsi che accompagnerà il turista in un viaggio inaspettato, attraverso una carrellata di luoghi e persone sempre nuovi, sorprendenti e suggestivi: sarà possibile immergersi nel Parco regionale del Corno alle Scale, ammirando prima il Santuario della Madonna dell’Acero e poi le cascate del Dardagna, oppure riscoprire il fascino del centro storico di Porretta Terme, tra le località di villeggiatura più in voga di inizio ‘900, con le sue botteghe e negozi, e ancora visitare esternamente il Teatro Consorziale e la Pinacoteca di Budrio.

Ma ci sarà spazio anche per molto altro, tra una visita alla Fattoria Zivieri di Sasso Marconi per una mattinata in perfetto equilibrio tra arte e natura, una passeggiata nel centro storico di Pieve di Cento, autentica perla della pianura bolognese, un’escursione in bicicletta a Loiano sulle tracce della Linea Gotica e a Monghidoro alla scoperta dei mulini della Valle del Savena – entrambe a cura di E-xplora -, e ancora un tour al castello “Domus Jocunditas” di Bentivoglio, al ‘Casaliculum’ romano sulle rive del fiume Reno a Casalecchio, alle vestigia etrusche di Kàinua – Marzabotto, alla “radura del tumulo” di Monterenzio o al borgo di Castiglione dei Pepoli.

Calendario degli appuntamenti

Il calendario di appuntamenti si svolgerà nei sabati 3, 10, 17 e 24 settembre (con due turni per ciascun itinerario gratuito e alcune località visitabili in orario mattutino – ore 10 e 11,30 –, altre in quello pomeridiano – ore 15 e 17) e si gioverà dell’accompagnamento di una guida turistica locale, associata a Confguide Bologna, che racconterà l’Appennino e la pianura attingendo ad aneddoti, curiosità e racconti.

Gli itinerari sono stati organizzati in orari tali da consentire a turisti e visitatori di partecipare a più di una visita, avendo il tempo sufficiente non soltanto per scoprire abbazie, cammini, borghi, paesaggi e chiese, ma anche di intrattenersi nelle località per pranzare e fare acquisti nei negozi di vicinato. Gli itinerari si svolgeranno esclusivamente a piedi – ad eccezione naturalmente di quelli in E-Bike -, con punto di ritrovo direttamente in loco, senza l’accesso a siti a pagamento (l’unico costo a carico dei partecipanti sarà l’eventuale noleggio E-Bike ad una tariffa convenzionata) e con prenotazione obbligatoria (fino a esaurimento posti disponibili) attraverso la piattaforma di Bologna Welcome.

Gli itinerari

Castiglione

Un passeggiata tra storia e natura – passeggiata narutalistica
Piccolo borgo medievale incastonato nell’Appennino bolognese dove regnano bellezza e natura, Castiglione dei Pepoli vanta una posizione che lo rende una meta incantevole per chi vuole allontanarsi dallo stress della vita metropolitana per rigenerarsi. Il suo nome originario, Castiglione dei Gatti, si deve alla sua posizione sul declivio del Monte Gatta. Appartenuto ai Conti Alberti di Prato e Mangone fu, nel 1340, venduta ai Pepoli. Dopo l’Unità d’Italia, in ricordo del suo passato feudale, venne dunque rinominata Castiglione dei Pepoli. Dopo avere apprezzato alcuni dei monumenti più significativi del borgo, ci immergeremo nella natura lungo il crinale di Sparvo per un facile trekking lungo il percorso che separa la valle del Setta da quella del Brasimone.
Punto di ritrovo: davanti alla Chiesa di San Lorenzo
(Percorso facile. Dislivello 100 m)

Casalecchio

Il ‘Casaliculum’ romano sulle rive del Fiume Reno e ai piedi del Colle della Guardia, la Chiusa e il Lido, storico luogo di villeggiatura dei bolognesi.
Adagiato ai piedi del Colle della Guardia e attraversato dal Reno, il territorio di Casalecchio si distende tra pianura e collina. Già abitato al tempo dei Villanoviani e degli Etruschi, è il fiume Reno il protagonista attorno a cui si dispiega il comune, tanto da essere definito da Stendhal nel suo diario di viaggio il Bois de Boulogne di Bologna, un luogo lussureggiante dove si recava volentieri per una “passeggiata pittoresca alle cascate del Reno”.
Le storiche ville, il sistema della Chiusa e il passato di luogo di villeggiatura tracciano una parte della storia di questo luogo.
Segnato pesantemente dai bombardamenti della II guerra mondiale, Casalecchio ha saputo risorgere dalle sue macerie e così oggi si possono leggere anche testimonianze contemporanee come la chiesa di San Giovanni a Casalecchio, unica progettata dall’architetto Melchiorre Bega, o il Monumento ai caduti realizzato dalla scultrice Francesca Barbanti Brodano Fioroni e inaugurato alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Punto di ritrovo: Chiesa di San Giovanni Battista – Via Guglielmo Marconi, 39 – Casalecchio di Reno

Marzabotto

Alla scoperta di Kàinua
Kàinua, ‘La Nuova’, è il vero nome della città etrusca di Marzabotto. Costruita come stazione intermedia fra Felsina e l’Etruria Tirrenica, la città è a tutti gli effetti la Pompei dei bolognesi. Dai templi dell’acropoli all’auguraculum e allo strabiliante rito di fondazione, dalle necropoli alle grandi strade cittadine, dal santuario di Tinia alle straordinarie ceramiche greche, questa è Marzabotto etrusca come non l’avete vista mai.
Punto di ritrovo: ingresso area archeologica/museo

Bentivoglio

Sul Navile, antica via d’acqua bolognese, troviamo l’antico castello “Domus Jocunditas” e le opere di Alfonso Rubbiani.
Situato in posizione strategica presso il Ponte Poledrano sul Canale Navile, il paese prende il nome dalla nobile famiglia dei Bentivoglio, come testimonia il Castello, chiamato “Domus Jocunditas”. Nel corso della visita si accederà alla splendida costruzione del castello stesso, di cui si potranno ammirare alcuni ambienti tra cui la cappella, il cortile d’onore e il Salone verde o dei Cinque Camini. Nel corso dell’Ottocento agli ultimi Bentivoglio subentra il marchese Carlo Alberto Pizzardi cui si devono il restauro e la costruzione – ad opera di Rubbiani – del Mulino, di Palazzo del Vivaio e di Palazzo Rosso, al cui interno è possibile ammirare fantastiche decorazioni liberty della Sala dello Zodiaco.
Punto di ritrovo: cancello di ingresso al Castello

Monghidoro

Pedalando alla scoperta dei mulini della Valle del Savena – escursione in bicicletta
La Valle del Savena, caratteristica zona fluviale del territorio dell’alto Appennino Tosco Emiliano, era florida di antichi mulini ad acqua che lavoravano attivamente per la molitura del grano e per la macinatura delle castagne essiccate e atri prodotti locali. La produzione di farine fino ad una cinquantina d’anni fa costituiva un elemento essenziale per l’economia del luogo. Questo itinerario ad anello molto suggestivo e affascinante, collega tutti i mulini più caratteristici, alcuni dei quali ancora ben conservati e in funzione.
Punto di ritrovo: E-xplora – Via Filigare 187 – Loc. Filigare

Lizzano

Le cascate del Dardagna e il Santuario della Madonna dell’Acero: un suggestivo cammino sospeso tra religiosità popolare e natura incontaminata – passeggiata naturalistica
A 1200 metri di altitudine, nel Parco regionale del Corno alle Scale, si trova l’incantevole località della Madonna dell’Acero, circondata da foreste di abeti e faggi. Dall’antico Santuario della Madonna dell’Acero, una delle massime espressioni della religiosità popolare della montagna bolognese, costruito nel 1500 sul luogo in cui, secondo la leggenda, la Madonna apparve a due pastorelli salvandoli da una bufera di neve e ridonando, ad uno di loro, l’uso della parola. Da qui parte il comodo sentiero che porta ad ammirare la suggestiva cascata del torrente Dardagna nelle cui fresche acque vivono animali come la rana temporaria e la salamandra pezzata, presente solamente in acque incontaminate.
Punto di ritrovo: Santuario della Madonna dell’Acero

Sasso Marconi

Alla Fattoria Zivieri: una mattinata tra ARTE e NATURA!
Una passeggiata in un vero e proprio paradiso terrestre a pochi chilometri dalla città, tra boschi e prati dove è ancora possibile vedere gli animali liberi al pascolo, allevati con cura ed attenzione.
Visiteremo insieme l’orto coltivato con prodotti biologici, utilizzati anche nella cucina del ristorante, la bottega con le sue specialità e faremo la conoscenza di un vero falegname che ci regalerà la possibilità di realizzare insieme a lui un ricordo della Fattoria. Una vera e propria cura per il corpo e lo spirito!
Punto di ritrovo: Fattoria Zivieri – Via Lagune 78 – Sasso Marconi

Alto Reno

Porretta Terme tra storia, aneddoti e curiosità
Una passeggiata nella località di villeggiatura tra le più in voga all’inizio del Novecento. Il centro storico, ben conservato con la Chiesa di Santa Maria Maddalena e la storia delle preziose acque termali. Non dimentichiamoci, poi, della Ferrovia Porrettana, o ferrata transappenninica, inaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1864, e che, fino all’apertura della Direttissima Prato-Bologna, nel 1934, rappresentò l’arteria principale del traffico nazionale tra il Nord e il Centro Sud, unica strada ferrata a scavalcare gli Appennini.
Ritrovo: davanti alla Stazione, viale Stazione

Pieve di Cento

Visita alla perla della pianura bolognese: una passeggiata attraverso il suo ben conservato centro storico ci conduce a “Le Scuole”, la nuova Pinacoteca con collezioni di arte antica e moderna
Da Porta Bologna, risalente al XIV secolo, si ammira la Rocca di Pieve, l’antica fortificazione medievale retaggio del dominio bolognese e si prosegue poi camminando sotto i portici – alcuni dei quali molto antichi – fino alla suggestiva piazzetta delle Catene. Si passa sotto il Voltone, antica sede del mercato coperto, per giungere alla piazza A. Costa, cuore del paese e sede del Palazzo Comunale. Da Via Matteotti si ritorna alle vecchie “Scuole” che, dopo il restauro seguito al terremoto del 2012, accolgono la ricca Pinacoteca civica. In questo luogo, caro ai pievesi, le preziose opere del Guercino e della sua epoca convivono splendidamente con collezioni moderne di grande fascino!
Punto di ritrovo: Porta Bologna (Parcheggio Conad e vicino alle “Scuole”)

Loiano

Lungo le tracce della linea gotica – escursione in bicicletta
Percorso di interesse storico-naturalistico, visiteremo aree del fronte di guerra di questa zona dell’Appennino. L’itinerario si sviluppa lungo i sentieri della valle del fiume Zena e Savena; tracciato prevalentemente su sentieri o vecchie mulattiere. Molto divertente per chi ha già buone capacità di guida in mountain bike.
Punto di ritrovo: Parcheggio di Via Tonino Serenari

Monterenzio

Una passeggiata immersi nella natura della collina bolognese – passeggiata narutalistica
Partiremo a piedi attraversando La S.P. 22 e salendo lungo i tornanti della vecchia carrozzabile per giungere alla piazzola “al do vei”. Proseguiremo su terreni di elevata varietà geologica e botanica, in un contesto naturalistico di grande suggestione, da sempre considerato sacro, per Etruschi, Galli, Romani…e per noi oggi. Ci soffermeremo presso la “radura del tumulo”, ecosistema di antiche sabbie marine e pineta dove nel 2013 è stato rinvenuto un tumulo di grandi pietre, struttura sepolcrale già depredata anticamente, di datazione anteriore al primo secolo. Dopo una secca salita tra le rocce e un dirupo giungeremo all’Aia del Re, con vista panoramica sull’alta Valle dell’Idice. Scenderemo poi lungo il versante ovest del Bibele, penetrando nei fitti boschi fino alla radura del centro servizi.
Indispensabili: scarpe comode e chiuse, entusiasmo e voglia di natura.
Punto di ritrovo: parcheggio in Piazza della Pace presso l’ingresso al Parco di Monte Bibele lato Quinzano,
in Via della Carrozza.

Budrio

La città dei musei e i suoi antichi gioielli d’arte e architettura, il Teatro Consorziale, le chiese, i torrioni
Situato alle porte di Bologna, Budrio ha origini antiche, evidenti nella centuriazione della sua fertile campagna, che presenta ancora oggi la tipica struttura regolare a linee rette e perpendicolari. Lungo i viali si possono riconoscere i bastioni medievali, ultime tracce del borgo “incastellato”, i palazzi seicenteschi con il Teatro Consorziale e la Pinacoteca. Passando sotto la torre si arriva in piazza, fulcro della vita cittadina, con la chiesa di San Lorenzo, già attiva dal 1146, il palazzo comunale, ristrutturato dal Rubbiani sul modello di Palazzo Vecchio, e la statua di Quirico Filopanti, illustre concittadino di fama internazionale quanto le ocarine, strumento popolare ancora oggi ricercato!
Punto di ritrovo: Piazza Filopanti davanti all’ingresso del Municipio

Settembre Fuori Porta – i 12 itinerari
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